BIBBIA



Le vesti del Sommo Sacerdote

Nei giorni scorsi, cercando immagini sul Sommo Sacerdote, mi sono imbattuta più volte in questa immagine esplicativa, con didascalie in Inglese. Questa sera l'ho tradotta in italiano e ora la pubblico. Chi vuole, ragazzi, la può stampare e inserirla nel proprio blog.

Il Sommo Sacerdote e l'Arca dell'Alleanza

L'Arca fu la manifestazione della presenza fisica di Dio sulla terra (la Shekhinà). Quando Dio parlò con Mosè nella tenda del convegno, nel deserto, lo fece fra le due statue di cherubini che stavano sul coperchio dell’Arca (Nm. 7,89). Una volta che il popolo si stabilì nella Terra Promessa e l'Arca fu spostata stabilmente nel Santo dei Santi all’interno del Tabernacolo (la tenda mobile), e più tardi del Tempio, era accessibile solo una volta all'anno, nel giorno dello Yom Kippur (giorno dell’Espiazione) e solo da una persona, il Sommo Sacerdote (Kohen Gadol) che entrava nel Santo dei Santi per chiedere perdono per sé e per tutto il popolo di Israele (Lv 16,02).
Quando il Sommo Sacerdote entrava nel Santo dei Santi alla presenza dell'Arca, nel giorno dello Yom Kippur, lo faceva solo sotto la copertura di una nuvola di incenso, forse destinato a mascherare la vista del Shekhinà in tutto il suo splendore (Lv 16,13).

Il Sommo Sacerdote, in ebraico chiamato 
Kohen Gadol (כהן גדול "GranSacerdote") era il capo della classe sacerdotale.Secondo la Bibbia ebraica il primo sommo sacerdote fu Aronne, fratello di Mosè (XIII secolo a.C.). La carica era ereditaria. Nel X secolo a.C. Salomone depose il sacerdote legittimo e insediò Zadoq, sempre un discendente di Aronne, iniziando una nuova dinastia.In epoca ellenista (II-I secolo a.C.) la carica smise di essere ereditaria e la nomina fu affidata al regnante di turno, straniero (Seleucidi) o ebreo (Maccabei) che fosse. Erode il grande nominò almeno 6 sommi sacerdoti, e in seguito i governatori romani si arrogarono il diritto di nomina. Sempre a partire dall'epoca ellenista, quando il Sinedrio divenne un'istituzione stabile e influente, il Sommo sacerdote prese ad essere il capo di quest'organo legislativo ed esecutivo.
Dopo la distruzione del Tempio nell'anno 70 il servizio sacerdotale cessò e con esso la carica del sommo sacerdote. I sacerdoti lasciarono Gerusalemme e si dispersero in varie città. In seguito anche il Sinedrio cessò di riunirsi e non fu più nominato un sommo sacerdote.




Hanukkah - Chanukkah 5771 - la festa delle luci ebraica

Oggi dopo il tramonto inizierà la festa ebraica di Hanukkah o Chanukkah. Ho creato questo post con tutto ciò che riguarda questa festa utilizzando informazioni tratte dai seguenti siti:
Wikipedia
Comunità Ebraica di Bologna
Maestrasabry
Alcune volte ho semplificato il testo, perciò chiedo scusa fin d'ora agli autori, se senza volere avessi modificato il loro pensiero, da parte mia ho cercato di esserne quanto più possibile fedele.

Hannukkah - Chanukkah o Festa delle Luci ha luogo durante il mese ebraico di Kislev che cade generalmente a Dicembre.

Quest’anno la festa di Hanukkah viene celebrata dal 2 al 8 dicembre 2010.
Il 1 dicembre, viene accesa la prima candela


LA STORIA

Intorno al 200 a.C., Gli ebrei vivevano in terra di Israele, in quel tempo sotto il controllo della dinastia seleucide (cioè una dinastia greca che governò sui territori orientali dell'impero di Alessandro Magno dopo la sua morte) stabilitasi in Siria. Il popolo ebraico pagava le tasse alla Siria e ne accettava l'autorità legale e per lungo tempo fu libero di seguire la propria fede, di mantenere i propri lavori e di prendere parte ai commerci.

Nel 180 a.C. Antioco IV Epifane ascese al trono. Sotto il suo regno, gli ebrei vennero gradualmente forzati a violare i precetti della propria fede. Il Tempio di Gerusalemme fu profanato cioè spogliato delle sue ricchezze, e utilizzato per il culto e le cerimonie pagane che Antioco fece organizzare in tutto il suo impero. Il popolo ebraico venne forzato a trasgredire ai propri precetti religiosi. L'intento evidente era quello di ellenizzare la cultura dell'intero impero. Tutti questi fatti portarono alla rivolta di una parte della popolazione ebraica.
Moneta con l'effige di Antioco IV Epifane
Nel 167 a.C., in particolare, Antioco consacrò a Zeus un altare costruito nel Tempio di Gerusalemme. Mattatia guidò la ribellione contro Antioco insieme con i suoi cinque figli Giovanni, Simone, Giuda, Elazar e Gionata. Giuda divenne noto come Giuda Maccabeo (in ebraico significa Giuda il martello). Nel 166 a.C. Mattatia muore lasciando la guida al figlio Giuda. Nel 165 a.C. la rivolta ebraica contro la monarchia seleucide giunse a successo. Il Tempio di Gerusalemme venne liberato e riconsacrato al culto ebraico.
La festa di Chanukkà venne istituita proprio da Giuda Maccabeo e dai suoi fratelli per celebrare questo evento (1 Maccabei 4,59). Dopo la riconquista di Gerusalemme e del Tempio, Giuda ordinò che il Tempio fosse ripulito, fosse costruito un nuovo altare e che le luci del Candelabro venissero riaccese, venne ripristinata l'Arca santa. Quando la luce venne riaccesa sul Candelabro, la riconsacrazione dell'altare venne celebrata per otto giorni con sacrifici e canti (1 Maccabei 4,36).
IL MIRACOLO
Nel trattato Shabbath della Mishnah (l'insieme della Legge orale e il suo studio) leggiamo:
Che cosa significa Chanukkah? Quando i greci entrarono nel Tempio profanarono tutto l’olio che vi si trovava, ma quando i re della casa degli Asmonei li sopraffecero e furono vittoriosi, cercarono nel Tempio e trovarono soltanto un’ampollina d’olio con il sigillo del sommo sacerdote che conteneva olio appena sufficiente per un giorno: e accadde un miracolo e durò per otto giorni.
Il miracolo di Chanukkà è narrato nel Talmud (raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti e i maestri circa i significati e le applicazioni dei passi della Sacra Scrittura), ma non nel libro dei Maccabei.
La festività, durante gli otto giorni, è caratterizzata dall'accensione dei lumi di un particolare candelabro ad otto braccia chiamato chanukiah.
La storia, riportata nel Talmud, racconta che dopo la riconquista del Tempio, i Maccabei lo spogliarono di tutte le statue pagane e lo sistemarono secondo gli usi ebraici. Scoprirono, inoltre, che la gran parte degli oggetti rituali era stata profanata. Secondo il rituale, la menorà del Tempio doveva essere illuminata in permanenza con olio di oliva puro. Nel Tempio però trovarono olio sufficiente solamente per una giornata. Lo accesero comunque mentre si apprestavano a produrne dell'altro. Miracolosamente, quel poco olio durò il tempo necessario a produrre l'olio puro: otto giorni. Per questo motivo gli ebrei accendono ogni giorno della festa una candela in più rispetto al giorno precedente.
LA HANUKKIAH
La Hanukkiah, (plurale Hanukkioth), è il candelabro a nove bracci (otto bracci più un braccio per l'ampolla) utilizzato per accendere i lumi appositi ogni sera durante la celebrazione della festa di Hanukkah.
L'accensione in ogni famiglia di questo candelabro esprime simbolicamente la perennità e la vitalità del giudaismo nella sua fedeltà alla Legge e per il Maestro Bet Hillel sostiene che si debba accendere un lume il primo giorno e progressivamente aumentarne il numero: ogni sera un lume in più.
La Hanukkiah va posta in mostra sulla strada: per fare ciò è diventato uso metterla sul davanzale della finestra sebbene in antichità si usasse mostrarla fuori dalla porta di casa.
Oltre alla forma classica che richiama quella della lampada del Tempio di Gerusalemme, oggi si usa costruirne con vari materiali e dalle forme originali.


COSTRUISCI UNA HANUKKIAH

HANUKKA OGGI
Oltre agli ebrei religiosi Hanukkah è festeggiata anche dagli ebrei laici per ricordare che gli esseri umani possono usare la loro abilità per migliorare la qualità della vita. Le celebrazioni di Hanukkah sono occasioni di festa segnate dall'accensione delle candele nell'hanukkiah.
Famiglie e comunità si riuniscono per consumare il cibo della festa che
comprende i latkes di patata e i sufganiot (dolci fritti)






ulla strada che scende da Gerusalemme a Gerico nel deserto di Giuda

Lc 10,25-37
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va e anche tu fa lo stesso».
Data: 30/04/2006
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Sulla strada che scende da Gerusalemme a Gerico nel deserto di Giuda













IL PECCATO E LA GRAZIA

Bisogna ricordarsi che la Bibbia è una cronaca di redenzione e non un libro di testo sul peccato. Quando Dio creò l’uomo, gli diede la Sua stessa Natura Divina, facendolo a Sua immagine e somiglianza (Genesi 1:27). Fu messo a governare la terra e tutto ciò che vi è in essa, egli costituisce l’apice della creazione, e con la sua consapevole disubbidienza perse la comunione con il Creatore, l’autorità ricevuta e la vita eterna, e il peccato e la morte sono entrati nel mondo.

Prima di continuare a parlare del peccato, cominciamo a dire che esso fu commesso per la prima volta in cielo ad opera di Lucifero, che ebbe l’ambizione di voler diventare uguale a Dio.



Per il suo peccato di orgoglio fu gettato giù dal cielo, è divenne colui che la Parola di Dio poi chiama diavolo o satana il che tradotto significa “avversario”. Il suo, fu un peccato di orgoglio.

Il secondo peccato fu commesso qui sulla terra ed esso costituisce il soggetto di questo studio. Esso ebbe inizio nel giardino di Eden, in una regione della Mesopotamia.

Dio proibì ad Adamo ed Eva di mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Ma essi invece disubbidirono, mangiarono del frutto e divennero così peccatori.

ORIGINE DEL PECCATO IN CIELO 
 

Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?  Tu dicevi in cuor tuo:"Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord;14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'altissimo. Isaia 14:12-13


ORIGINE DEL PECCATO SULLA TERRA 


E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, e ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. Genesi 3:6





LA TUA BOCCA E' SALVATA?

Ascoltate, perché parlerò di cose importanti, e le mie labbra si apriranno per dire cose giuste. Poiché la mia bocca proclamerà la verità; l'empietà è un abominio alle mie labbra. Tutte le parole della mia bocca sono giuste, in esse non c'è niente di tortuoso e perverso.” Proverbi 8:6-8

La bocca è uno strumento che, come la lingua, è piccolo ma dalla grande importanza. Nella Bibbia vediamo che ci sono tre personaggi che avevano una forte chiamata nella loro vita, ma avevano un problema con la loro bocca. Dio ha avuto a che fare qualcosa con le loro parole e con la loro bocca, prima di poterli usare come Lui aveva pianificato.

LA BOCCA PAUROSA DI GEREMIA

La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni». Io risposi: «Ahimè, Signore, Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo». Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo", perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò. Non temere davanti a loro, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno». Poi l'Eterno stese la sua mano e toccò la mia bocca; quindi l'Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare».” Geremia 1:4-10

Dio chiamò Geremia come “un profeta alle nazioni” e immediatamente egli iniziò a dire cose che Dio no n aveva detto a lui di dire. Dio ha dovuto rafforzare, fortificare la sua bocca prima di poterlo usare. Anche con noi non sarà differente. Prima di tutto, noi dobbiamo comprendere che quando Dio ci chiama a fare qualcosa, non dovremmo dire che non potremo farlo. Se Dio dice che possiamo farlo, allora possiamo farlo!

Così spesso noi parliamo attraverso le nostre insicurezze, o verbalizziamo ciò che altri hanno precedentemente detto su di noi, o ciò che il diavolo ha detto di noi. Noi abbiamo bisogno di dire di noi stessi, ciò che Dio dice di noi! Gesù disse:

Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.” Giovanni 8:28
Dio ci sta chiamando a salire più in alto. Egli ci sta sfidando a non parlare più con le nostre proprie parole. Egli vuole che noi parliamo dallo spirito e non dall'anima. Di sta preparando il Suo popolo per essere usato da Lui per la raccolta degli ultimi tempi. Nessuno sarà usato senza preparazione.

Questo significa che Dio deve trattare con noi e che noi ci dobbiamo sottomettere al Suo trattamento. Dio vuole “sintonizzarci”. Egli ha lavorato nelle nostre vite per anni in modo generale, ma adesso è il tempo di qualche aggiustamento preciso finale.

“ Perciò così dice l'Eterno, il DIO degli eserciti: «Perché avete parlato in questo modo, io renderò le mie parole come fuoco nella tua bocca, e questo popolo come legna, che esso divorerà.” Geremia 5:14

Dio ci sta chiamando ad un livello più alto, ad un nuovo livello, ed in ogni nuovo livello della potenza e della benedizione di Dio, noi sperimentiamo un nuovo livello di opposizione. In passato, Geremia poteva aver parlato nel modo con cui noi oggi parliamo, ma Dio lo stava chiamando ad un nuovo livello. Su questo nuovo livello, quel tipo di parlare avrebbe portato Geremia in dei seri problemi.

Dobbiamo realizzare che parole sbagliate possono aprire delle porte per il nemico che noi non vogliamo aprire. Qualunque cosa Geremia avesse fatto precedentemente, non era così aggressivo contro il regno delle tenebre come Dio aveva pianificato. Credo che le stesse cose sono vere nella nostra vita.

Non possiamo camminare nella carne quando è tempo di esercitare i nostri doni ministeriali, non ci sarà potenza, né unzione rilasciata attraverso una tale vita. Più tardi nella storia di Geremia, vediamo che Dio gli disse che avrebbe reso la Sua Parola come un fuoco nella sua bocca, e le persone come legna. Questo deve essere vero per il nostro ministero. Quando predico la Parola di Dio, voglio avere un effetto drammatico sulle persone tanto che essi cambiano la loro vita. Questa è una manifestazione di Dio fare questo.

Noi preghiamo per avere una forte unzione nella nostra vita, ma la nostra bocca deve essere salvata. Se tu vuoi cose più grandi allora devi vuotare la tua stanza per poterle fare entrare. Se tu vuoi un nuovo livello di unzione nella tua vita allora la tua bocca deve cambiare.

LA BOCCA LENTA E TARDIVA DI MOSE'

Allora Mosè disse all'Eterno: «Ahimè, Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo, poiché sono tardo di parola e di lingua».” Esodo 4:10

Quando Dio chiamò Mosè per essere il Suo portavoce al Faraone e agli Israeliti, Mosè rispose che egli non era eloquente abbastanza per fare ciò che Dio voleva fare perchè aveva un problema alla bocca. Guardate cosa rispose Dio:

“ L'Eterno gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono forse io, l'Eterno?” Esodo 4:11

Alcune volte, noi pensiamo che Dio non conosce le nostre debolezze, ma Lui le conosce bene, anche meglio di noi.

Or dunque va', e io sarò con la tua bocca e ti insegnerò ciò che dovrai dire».”Esodo 4:12

La prossima volta che Dio vi dice di parlare per Lui, e questo vi fa impaurire, ricordate; se Egli vi ha mandato, Egli sarà con la vostra bocca e vi insegnerà cosa dire.

LA BOCCA IMPURA DI ISAIA

Nell'anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempì di fumo. Allora io dissi: «Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l'Eterno degli eserciti». Allora uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva preso con le molle dall'altare. Con esso mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, la tua iniquità è rimossa e il tuo peccato è espiato». Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!». Allora egli disse: «Va' e di' a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere!” Isaia 6:1-9

La chiamata di Isaia è un esempio eccellente della necessità di Dio di purificare la bocca prima di usare l'uomo. Questo passaggio della Scrittura mi insegna che quando entriamo nella presenza di Dio, Egli inizia a trattare con noi.

In questo caso Isaia realizzò che egli aveva una bocca impura. Io credo che il grido del suo cuore era per il cambiamento, così Dio mandò aiuto. La presentazione del serafino con un carbone ardente è registrata qui come qualcosa di istantaneo, ma questo non può sempre succedere in quel modo con noi.

Tutti noi preferiremmo un miracolo, una liberazione, ma spesso anzi la maggior parte delle volte, ci fa passare attraverso un processo di liberazione. Ciò che abbiamo bisogno di racimolare da questi versetti è il principio che ne viene fuori.
Il versetto 7 dichiara che il peccato di Isaia era perdonato, perciò, possiamo asserire che la sua bocca impura era peccaminosa e bisognava trattarla come tale. Poi nel versetto 8 vediamo la chiamata di Isaia: Dio disse:”Chi manderò e chi andrà per noi?” Ed Isaia rispose: Eccomi, manda me.”

Il suo cuore era per servire il Signore, e Dio lo sapeva prima che lo avvicinasse nella Sua presenza. Dio guarderà sempre per qualcuno che ha un cuore perfetto verso di Lui, non necessariamente qualcuno che ha una prestazione perfetta davanti a Lui. Quando il Signore ha il cuore, Egli può sempre cambiare il resto.

Questa verità dovrebbe incoraggiare quanti di noi vogliono essere usati da Dio, ma quanti spesso sentono che abbiamo troppi difetti. Noi veniamo a Lui così come siamo, ed Egli ci forgia e ci rende dei vasi adattati per il Suo uso.

Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera.” 2 Timoteo 2:21

Dopo che la bocca di Isaia fu purificata, nel versetto 9 Dio gli disse: “Và, e dì a questo popolo.” La chiamata, l'unzione, la nomina e l'impegno sono qualcosa di separato, anzi avvengono in differenti periodi.

PORRE UN FONDAMENTO PRIMA DI EDIFICARE

Perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo.” 1 Corinzi 3:11

Dio mi ha chiamato e mi ha unto, ma quell'unzione cresce come io acquisisco esperienza nel ministero e mi sottometto all'opera dello Spirito Santo nella mia vita. Egli mi nomina, o mi rilascia, per andare ed iniziare ad edificare il Suo Regno solo dopo che un solido fondamento è stato posto. Se voi volete edificare il Regno di Dio, dovete prendere del tempo per porre un solido fondamento. Uno dei primi passi nel porre quel fondamento è aggiustare la propria bocca.

Geremia, Mosè ed Isaia realizzarono che Dio doveva cambiare alcune cose a riguardo della loro bocca se essi volevano adempiere la loro divina chiamata. Lo stesso è vero per voi e per me. Dio guarirà le nostre bocche, ma prima dobbiamo realizzare che noi abbiamo bisogno di guarigione.

Gesù disse che è la verità che ci farà liberi. La verità è che abbiamo bisogno di dire al Signore: “La mia bocca ha bisogno di essere salvata.”


CREARE UN'ATMOSFERA PER I MIRACOLI

Oggi nella chie
sa dobbiamo lavorare affinchè l'amore di Dio si manifesti in mezzo a noi attraverso ogni segno tangibile della Sua manifesta presenza. Questa è una sfida per noi. Se diamo uno sguardo a come erano le prime chiese, troveremo una grandissima differenza con molte di quelle di oggi. 

Proviamo a confrontare le prime chiese con le chiese di oggi.Una veloce lettura delle pagine del Nuovo Testamento rivelano qual'è la differenza più evidente fra la chiesa primitiva e molte delle chiese locali di oggi. Una cosa particolarmente risalta all'occhio: le chiese del Nuovo Testamento per la maggior parte vivevano in un'atmofera di miracoli.
Leggendo il Nuovo Testamento vediamo che questa atmosfera di miracoli era molto diffusa nelle prime chiese."Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli." Atti 2:43"Ma Pietro disse: "Io non ho nè argento nè oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!" Atti 3:6"Tanto che portavano i malati nelle piazze, li mettevano sui letti e giacigli perchè, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città intorno accorreva a Gerusalemme, portando i malati e quelli che erano tormentati da spiriti immondi, e tutti erano guariti. "Atti 5:15- 16"Or Filippo discese nella città di Samaria e predicò loro Cristo. E le folle, con una sola mente, prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli che egli faceva."Atti 8:5-6"Or avvenne che, mentre Pietro percorreva tutto il paese, venne anche dai santi che abitavano a Lidda.
Qui trovò un uomo di nome Enea che già da otto anni giaceva in un letto, perchè era paralitico. Pietro gli disse: "Enea, Gesù il Cristo, ti guarsce; alzati e rifatti il letto". Ed egli subito si alzò. E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore."Atti 9:32-35"Pietro allora,fatti uscire tutti, si pose in ginocchio e pregò. Poi rivolto al corpo, disse: "Tabitha, alzati!". Ed ella aprì gli occhi e, visto Pietro, si mise a sedere." Atti 9:40"E la mano del Signore era con loro; e un gran numero credette e si convertì al Signore." Atti 11:21"Or a Listra c'era un uomo paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto e non aveva mai camminato, essendo storpio fin dal grembo di sua madre.
Costui udì parlare Paolo che, fissati gli occhi su d lui, e vedendo che egli aveva fede per esssere guarito, disse ad alta voce: "Alzati in piedi". Ed egli saltò su e si mise a camminare." Atti 14:8-10"Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo infastidito, si voltò e disse allo spirito: "Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei". E lo spirito uscì in quell'istante." Atti 16:18 "E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro." Atti 19:11-12"Un giovane di nome Eutico, che era seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo; e, mentre Paolo tirava il suo discorso a lungo, preso dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto.
Ma Paolo, sceso giù, si gettò su di lui, l'abbracciò e disse: "Non vi turbate, perchè l'anima sua è in lui." Atti 20:9-10 Leggendo attraverso il libro degli Atti è chiaro che le prime chiese sperimentarono tutti i tipi di miracoli. Essi testimoniarono miracoli di risurrezione, miracoli di prigioni che si aprivano (Come la grande evasione di Pietro in Atti 12), miracoli di liberazione, miracoli straordinari (come con gli asciugatoi e i grembiuli in Atti 19) e per finire con le più comuni guarigioni. Tutta questa manifestazione di potenza aveva causato sia molto timore del Signore che popolarità alla chiesa e agli apostoli, da parte del popolo. Guardiamo cosa dice l'apostolo Paolo ai Romani riflettendo sul suo lavoro missionariofra i Gentili:"Con potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; così, da Gerusalemme e nei dintorni fino all'Illiria, ho compiuto il servizio dell'evangelo di Cristo." Romani 15:19 Anche nelle lettere di Paolo ai Corinti ci sono referenze ai miracoli:"Perchè il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza." 1 Corinzi 4:20"Ora i segni dell'apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni prodigi e con potenti operazioni." 2 Corinzi 12:12"Clui dunque che vi dispensa lo Spirito e opera tra voi potenti operazioni, lo fa mediante le opere della legge o mediante la predicazione della fede?" Galati 3:5 .
Queste referenze ai miracoli non sono soltanto ristrette alle lettere di Paolo:"Mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà." Ebrei 2:4 Nella sua lettera l'apostolo Giacomo scrive:"Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, e la preghiera della fee salverà il malato e il Signore lo risanerà; e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati." Giacomo 5:14-15 Dovunque guardate nel Nuovo Testamento vedrete le chiese sperimentare miracoli e particolarmente miracoli di guarigione.
Molti miracoli di guarigione erano fatti attraverso gli apostoli, ma non tutti lo erano, come vediamo testimoniato da Stefano in Atti 6 e da Filippo in Atti 8. Quando guardiamo attentamente alle chiese locali del Nuovo Testamento, non possiamo evitare il fatto che essere un Cristiano in quell'era significava essere un "carismatico". In altre parole, signifricava sperimentare la meravigliosa grazia di Dio attraverso la potenza dello Spirito Santo. Significava ricevere e ministrare nei doni dello Spirito, le manifestazioni dell'autorevole presenza di Dio nella chiesa.
Credo che tutto questo ci fa vedere molto chiaramente che nelle chiese del Nuovo Testamento si guarivano continuamente i malati e si operavano miracoli proprio come faceva il Signore Gesù. I credenti sono le mani, i piedi, il cuore, la voce e così via di Gesù Cristo. Essi, e quindi anche noi, si suppone che continuiamo a fare le opere che Gesù faceva, incluso le guarigioni e i miracoli. Attraverso di noi, il risorto e asceso Signore continua a guarire i malati oggi e continuerà a farlo finchè non tornerà in grande gloria.Fino a quel giorno continuiamo a pregare per le malattie nel potente nome di Gesù. La domanda ora è questa: "Come possiamo esercitare il ministero di guarigione nella chiesa locale oggi? Come possiamo creare una comunità dove c'è fede per fare muovere Dio nel miracoloso nella vita delle persone?" Per concludere voglio condividere alcuni suggerimenti pratici per sviluppare un ministero di guarigione divina efficace nella chiesa locale. Questa non è una lista completa, ma sicuramente è biblica e pratica: 1. Fai della guarigione divina una priorità. 2. Provvedi in chiesa un addestramento regolare. 3. Provvedi per un ministero di preghiera su basi regolari. 4. Sviluppa una strategia da seguire. 5. Fai testimoniare le persone guarite. 6. Mantenere in chiesa l'intercessione per i malati. 7. Usare la preghiera di guarigione nell'evangelizzazione


IL BATTESIMO DELLO SPIRITO SANTO
Il battesimo in acqua è la richiesta di una buona coscienza, nonché la rinuncia alle vecchie abitudini e l’intenzione di voler camminare, in novità di vita sotto la guida e l’autorità della Parola di Dio. Esso è anche la conferma che sono stati perdonati i peccati se preceduto dalla fede. La sua azione non è solo interiore, ma anche esteriore, in quanto diventa una testimonianza pubblica, e serve a prendere un impegno pubblico al discepolato.


1) Le promesse nell'Antico Testamento.




Già nell’antica Alleanza Dio aveva parlato per mezzo dei profeti al suo popolo di un fatto eccezionale: che lo avrebbe visitato e battezzato col Suo Spirito Santo.


Gioele2:28 L'ultima grande pioggia dello Spirito, prima del giorno dell'Eterno "Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni".


Isaia 28:11-12 Sarà infatti mediante labbra balbuzienti e mediante un'altra lingua che l'Eterno parlerà a questo popolo. Egli aveva loro detto: "Ecco il riposo: fate riposare lo stanco; questo è il refrigerio!». Ma essi non vollero ascoltare".


  • (Lingua barbara) I gentili erano considerati barbari daI giudei.
  • Il profeta Isaia quando pone l’accento che Dio avrebbe parlato in lingua barbara al Suo popolo si riferisce al Battesimo dello Spirito Santo col segno esteriore delle nuove lingue. “Lingua barbara o lingue straniere”.
  • La parola greca glossai significa semplicemente “lingue”. Ora siccome è stato Dio stesso ha dare agli uomini tutti i vari linguaggi che conosciamo (Genesi 11:7,9), è ovvio che è anche in grado di parlarle per il tramite di altri uomini battezzati e ripieni con lo Spirito Santo.




Orsù, scendiamo laggiù e confondiamo la loro lingua, affinché l'uno non comprenda più il parlare dell'altro». Così l'Eterno li disperse di là sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di costruire la città. Perciò a questa fu dato il nome di Babele, perché l'Eterno colà confuse la lingua di tutta la terra, e di là l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra. Genesi 11:7-9


La diversità, che sta però nelle varie lingue dopo la torre di Babele e le lingue nel giorno della Pentecoste è sostanziale: le prime avevano uno scopo distruttivo, mentre le seconde uno scopo costruttivo, cioè di edificazione.


  • Atti 2:17 "E avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
  • 1Corinzi 14:21 Sta scritto nella legge: "Io parlerò a questo popolo in lingue straniere e con labbra straniere, ma neppure così mi ascolteranno", dice il Signore. Pertanto le lingue sono un segno non per i credenti, ma per i non credenti, mentre la profezia non è per i non credenti, ma per i credenti.




LA DOTTRINA DEI BATTESIMI: IL BATTESIMO IN ACQUA
Alcuni esempi: Atti 10:48; Atti 16:33.

“Chi avrà creduto, e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.” Marco 16:16

Da questo verso che leggiamo in Marco, viene messo in evidenza l’importanza fondamentale che nella Bibbia riveste il battesimo in acqua, e come esso è importante ai fini del processo della conversione. Sempre nelle scritture il battesimo in acqua viene menzionato in associazione alla confessione di fede, e come tale atto che apparentemente sembra solo esteriore ha invece una valenza interiore o spirituale a tal punto che gli apostoli consigliano che avvenga subito:

Atti 2:37-38,41 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?». Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

Atti 19:3-5 E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni». Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù». Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.
Leggendo gli atti degli apostoli, il battesimo come vediamo è il segno visibile ed invisibile di una grazia spirituale interiore. Nel caso del nuovo convertito egli diventa interiormente un membro della Chiesa per virtù del suo avere ricevuto Gesù nel suo cuore. Col battesimo è stato dichiarato pubblicamente membro della Chiesa. Il fatto di non voler ubbidire a questo comando diretto del Signore ne pregiudica col tempo stesso e insieme ad altri elementi la genuina vericità che sia avvenuta in lui una nuova nascita.




Cristianesimo   >>> indice dizionario religioni

Il Cristianesimo nasce duemila anni fa nella terra di Israele in seguito alla predicazione di un ebreo, Gesù di Nazareth. Gesù era un predicatore itinerante che raccolse attorno a sé un movimento composto dai più diversi strati della popolazione ebraica con un nucleo di discepoli più ristretto. Gesù auspicava l'avvento del regno di Dio e cioè di un mondo in cui si doveva realizzare la volontà di Dio, l'amore tra tutti gli uomini e il rispetto della giustizia. In attesa di instaurare il suo regno, Dio concedeva il perdono a tutti i peccatori che si convertivano e che a loro volta perdonavano a coloro che avevano fatto loro del male. Nel giudizio universale finale Dio avrebbe punito tutti i malvagi, ma soprattutto quelli che avevano oppresso i poveri, commesso ingiustizie e perseguitato i giusti. Gesù ottenne successo tra la popolazione ebraica del Terra di Isarele, ma fu fortemente osteggiato da alcuni gruppi di potenti autorità religiose che lo denunciarono ingiustamente presso i Romani che in quel tempo dominavano nella Terra di Israele. I Romani arrestarono Gesù e lo misero a mortesecondo il supplizio tipicamente romano della crocifissione.
Immediatamente dopo la morte di Gesù il gruppo dei più fedeli discepoli di Gesù ebbe una serie di sconvolgenti apparizioni e credette alla 
risurrezione di Gesù dando vita ad una attivissima predicazione che in pochi decenni si irradiò in molte parti del mondo antico. Nonostante momenti di persecuzione da parte della autorità politiche, il Cristianesimo si diffuse nei secoli successivi fino ad ottenere un appoggio da parte dell'impero romano sotto l'imperatore Costantino. Dalla metà del IV secolo alla metà del VI secolo si attuò la progressiva cristianizzazione dell'impero romano.
Nel VII secolo una nuova religione, l'
Islam, nata nella penisola arabica, si diffuse rapidamente in territori che per secoli erano stati cristiani, come ad esempio tutta l'Africa del Nord. Ma il Cristianesimo continuò la sua diffusione soprattutto in Europa, ma anche in altre parti dell'Africa e dell'Asia.
Attualmente non esiste una sola forma di Cristianesimo. Pur essendo una religione unitaria, perché unita dalla fede in Gesù Cristo, il Cristianesimo si presenta, infatti, suddiviso in quattro grandi gruppi di chiese principali:
le chiese ortodosse (tra le quali si distinguono quelle storicamente riconducibili al patriarcato di Costantinopoli e quelle riconducibili al Patriarcato di Mosca);
la chiesa cattolica (che nella sua origine dipende dalla chiesa di Roma e rappresenta il Cristianesimo latino),
le chiese orientali (come, ad esempio, la chiesa apostolica armena che risale al III secolo e quella copta);
le chiese protestanti nate da una scissione all'interno della chiesa latina all'inizio del XVI secolo.
A partire dall'inizio del XVI secolo, grazie all'espansione delle potenze europee in seguito allo sviluppo della moderna 
civiltàtecnico-scientifica e industriale, le diverse forme di Cristianesimo si diffusero in tutte parti del mondo. Nei primi decenni del secolo XX si è diffuso, grazie al movimento ecumenico, nelle diverse chiese cristiane separate, l'aspirazione alla riunificazione, che tuttavia incontra difficoltà gravissime, poste le grandi differenze non solo dottrinali ed istituzionali, ma anche culturali, tra le diverse chiese.
Testi sacri
Il testo sacro del Cristianesimo è la Bibbia cristiana composta di due parti: l'Antico e il Nuovo Testamento. L'Antico Testamento è essenzialmente costituito dalle sacre Scritture dell' Ebraismo , che tuttavia il Cristianesimo interpreta in modo molto divergente rispetto all'interpretazione ebraica. Alcune chiese, come quella cattolica e quelle ortodosse, ma non quelle protestanti, inseriscono nell'Antico Testamento anche un certo numero di scritti religiosi ebraici che tuttavia gli Ebrei non considerano rivelati da Dio. Il Nuovo Testamento è, invece, composto da 27 opere tutte composte dai cristiani prevalentemente nel I secolo e.v.. Fra esse sono fondamentali i quattro 
Vangeli: quello di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni.
Principi fondamentali
Il Cristianesimo è una 
religione monoteista, come l'Ebraismo da cui è sorto. I cristiani infatti credono che esista un solo Dio. Egli è il creatore dell'universo (che perciò è considerato una cosa buona) e tutto gli è sottomesso. Dio non solo domina il creato, ma anche interviene nella storia e la guida orientandola verso un fine futuro positivo. Dio fa conoscere la sua volontà mediante rivelazioni trasmesse dai profeti i quali provvedono anche a scriverla in libri che costituiscono appunto la Bibbia. Secondo il Cristianesimo, Dio, pur essendo uno solo, possiede tuttavia una dinamica interna che si manifesta in tre persone divine che non sono altro che l'unico Dio. È la dottrina della Trinità che ritiene che l'unico Dio si manifesti nella persona del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.
Di questa dottrina fa parte anche la credenza forse più caratteristica del Cristianesimo, quella della doppia natura, umana e divina, di Cristo: Gesù, pur essendo un uomo vero, nato dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, era anche veramente Dio. Per secoli i cristiani hanno discusso questa dottrina e molte delle loro divergenze dottrinali possono essere ricondotte alle difficoltà nel mettere d'accordo l'umanità di Gesù Cristo con la sua divinità.
La rivelazione di Dio ha un contenuto essenzialmente morale che si riassume nei Dieci Comandamenti contenuti nell'Antico Testamento. L'adorazione di un solo Dio e l'amore del prossimo sono spesso presentati come la sintesi cristiana di questi precetti. Il Cristianesimo, tuttavia, non incita solo gli uomini ad obbedire alla volontà di Dio spingendoli ad amare il prossimo con tutte le proprie forze. Insiste anche sul principio secondo il quale bisogna invocare da Dio la forza di compiere il 
bene. Solo la grazia di Dio rende l'uomo capace di compiere veramente il bene. Ma, qual è il ruolo della volontà dell'uomo e quale il ruolo della grazia di Dio? Su questo punto si sono accese spesso divergenze profonde e anche aspre divisioni, come ad esempio nel XVI secolo tra cattolici e protestanti. In genere tutte le forme di Cristianesimo affermano la libertà dell'uomo e la capacità della sua volontà di compiere il bene, ma non sono mancate concezioni pessimistiche sulla effettiva possibilità degli uomini di dominare le inclinazioni malvagie della natura umana.
Il principio dell'unicità di Dio, della bontà della creazione e dell'amore verso tutti gli uomini porta il Cristianesimo all'idea dell'uguaglianza tra tutti gli uomini e tra i sessi, anche se le diverse forme di Cristianesimo nelle diverse epoche hanno spesso accettato (come del resto le altre religioni monoteiste) le disuguaglianze sociali, la stratificazione sociale e la subordinazione della donna.
Lo scopo della vita dell'uomo, secondo il Cristianesimo, è di partecipare alla vita stessa di Dio. L'uomo non termina il suo destino con la sua morte naturale; egli è destinato ad unirsi con Dio dopo la morte in una condizione di felicità eterna. La possibilità di partecipare alla futura vita divina è subordinata ad un giudizio di Dio che riassume tutta l'intera vita di ogni uomo. Il Cristianesimo ha sempre sostenuto che accanto al premio della felicità eterna sussiste anche la possibilità di una condanna eterna da parte di Dio.
fonte: 
www.tolerance.kataweb.it/ita/



Come combattere l'avversario
pastore Rino Zingale


Efesini 6:10,12 -> Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Per le creature nate di nuovo esiste una battaglia, non contro carne e sangue, ma contro le potenze che sono nell'aria, contro i pensieri, cioè contro il principe di questo mondo, Satana.
Noi possiamo combattere il male attraverso pensieri d'amore nei confronti delle altre persone e di Dio, e con l'odio verso tutto ciò che è peccato. Infatti, per farsì che l'uomo nato di nuovo possa cadere diventare nuovamente suo, il Diavolo pone due tipi di tranelli: uno è fuori di noi, il mondo, e l'altro è dentro di noi, lacarne. Egli utilizza questi due alleati per allontanarci dal Signore poiché sono due elementi molto forti che hanno un grande potere di attrazione.

Purtroppo una cosa che sa fare molto bene l'avversario è mimetizzarsi poiché sa che se si presentasse come è realmente noi lo rifiuteremmo. Così si nasconde nelle persone più care e vicine a noi usandosi di esse peropporsi alle cose di Dio e per creare in noi pensieri di confusione, lontani dal pensiero del Signore, affinché più figli di Dio possibile possano andare verso la perdizione.

Ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo davanti un avversario che è come un leone senza denti: ha una gran voce e quando ruggisce ci spaventa, ma se morde non ci farà alcun male perchè il Signore ci protegge e se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?!
Se non combattiamo contro il maligno allora stiamo combattendo contro noi stessi, contro i nostri fratelli, ed è per questo che il Signore ci esorta ad essere uniti e ci dice di non combattere contro carne e sangue.

Le tre maggiori tentazioni che il diavolo mette davanti alle nuove creature per sviarle dalla verità, sono i soldi, ilsesso e il successoL'amore per queste cose, ci porta alla perdizione.
Sì, il denaro è utile e ne abbiamo bisogno per poter vivere, ma va usato, non amato, non deve diventare il nostro unico o più importante pensiero e soprattutto non deve prendere il posto di Dio.
I Timoteo 6:10 -> L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori.

Il sesso è un atto che è stato creato da Dio, ma è buono esclusivamente se fatto nell'ambito del matrimonio. Ed infine, se abbiamo successo sul lavoro, nella vita, è perchè il Signore l'ha permesso e dobbiamo dare a Lui tutta la gloria e l'onore che Gli spetta per avercelo concesso, affrontando ogni cosa con umiltà, e non con vanagloria.
E' importante che la nuova creatura viva, e   se vive deve combattere e non cedere alle macchinazioni del nemico!

Apocalisse 11:10,12 -> Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.
Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita procedente da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. Allora udirono un grido possente dal cielo: «Salite quassù» e salirono al cielo in una nube sotto gli sguardi dei loro nemici.

Quando riconosciamo Gesù come personale Signore e Salvatore veniamo salvati, ma finché siamo su questa terra possiamo perdere la nostra salvezza se non perseveriamo, per questo dobbiamo continuamente combattere e mai addormentarci, perchè saremo salvati pienamente solo quando saremo con il Signore.

Romani 8:33-34 -> Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
Gesù è seduto alla destra del Padre per sostenere la nostra causa, per cui abbiamo il potere di vincere Satana perchè non siamo soli.

I Pietro 5:8 -> Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.
Per resistere al maligno dobbiamo restare saldi nella fede.

I Giovanni 5:18 -> Sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca: chi è nato da Dio preserva se stesso e il maligno non lo tocca.
Se siamo soli possiamo essere sopraffatti, ma se siamo con i nostri fratelli e le nostre sorelle, se siamo in comunione con Dio siamo preservati dal Maligno.

Salmo 27: 1,3 -> Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia.
In qualsiasi situazione possiamo trovarci se Dio è con noi non dobbiamo temere, dobbiamo essere fiduciosi.
L'Eterno è la luce e illumina il nostro cammino affinché mai possiamo trovarci nelle tenebre, Egli ci da la forza e le energie per combattere e  resistere agli attacchi nemici.

L'avversario agisce anche attraverso l'oppressione, cioè quando non si riesce più a gioire di nulla rubandoci la gioia della salvezza..
Quando ci sentiamo oppressi dobbiamo pensare e trovare i lati buoni anche nelle situazioni più difficili poichéogni cosa coopera per il bene di chi ama il Signore!

Efesini 6:13,18 -> Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi.

Se indossiamo la completa armatura di Dio possiamo star saldi contro le insidie del diavolo, e resistere nel giorno malvagio, e dopo aver combattuto tutto il nostro dovere restare in piè, ricordiamoci che in Cristo Gesù siamo più che vincitori!